Ci sono profumi della cucina della nonna o quella di casa che ricordiamo con piacere anche a molti anni di distanza. Profumi che non abbiamo più avuto modo di sentire perché quella pietanza non l’abbiamo più assaggiata. Forse perché abbiamo pensato che ci sarebbe voluto tempo per ricrearla con le nostre mani. Eppure, a volte basta davvero poco, un pizzico di buona volontà e il gioco è fatto, tornano i profumi e i gusti che sono sempre rimasti in un angolo della nostra memoria.
Come quelli di mele, cannella, vaniglia e confettura di frutta che si spandono per la casa quando cucini una Charlotte di mele, dolce tipicamente invernale da gustare tiepido, accompagnato – perché no? – da una cucchiaiata di panna bella densa come quella doppia della Gruyère che neppure devi prenderti la briga di montare con il frullino visto che è un attimo trasformarla in… burro. La Charlotte di mele che vi proponiamo, e che cucinava nonna Mathilde di origine friborghese, è un dolce semplice con ingredienti semplici a cui se ne possono aggiungere altri a piacimento. Come l’uva passa lasciata macerare in grappa o rum che insieme alle mele e al pane, alla cannella e alla vaniglia ci sta benissimo.
Il pane, già. È con le mele l’ingrediente base di questo dolce che prende il nome da chissà chi. Si finisce infatti ben presto in un ginepraio quando si cerca di capire perché questa o quella ricetta prenda un nome o un altro, tante sono le supposizioni, le varianti, i personaggi ai quali possa essere legata. Allora, non stiamo a chiederci chi fosse mai la Charlotte che ha dato il nome al dolce…