Ci sono persone da cui ci si separa a fatica. Lo sanno bene in Croce Verde a Lugano, dove i colleghi hanno salutato Vincenzo Gianini. Compiuti i canonici 65 anni, si è ritirato dal servizio mettendosi alle spalle quattro decenni di lavoro. Un impegno e una fedeltà che valgono di per sé rispetto e riconoscenza, ma sono soprattutto le doti umane che lasceranno del «Vince» ricordi piacevoli.
Il suo è un percorso che evidenzia tenacia, passione e disponibilità. Cresciuto, con i fratelli Gabriele e Luigi, nella popolare Molino Nuovo, Vincenzo segue le orme paterne e impara il mestiere di montatore elettricista. Svolti i quattro anni di apprendistato, è assunto dalla ditta Attilio Pallini. Il cammino sembra segnato invece, monitore alle prime armi presso la Sezione samaritani di Pregassona, incontra Arnaldo Bianchi. Soccorritore professionista, il racconto delle sue esperienze con le ambulanze non lasciano indifferente Vincenzo che, affascinato da quel mondo, ne sposa la causa offrendosi come volontario in Croce Verde. A proposito di incontri determinanti: a un corso per istruttori samaritani, c’era anche Monica, samaritana di Vacallo, la sua futura moglie.
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