«Sotto una meravigliosa pianta fiorita di magnolia, mamma Hedy stava seduta per delle ore a preparare il corredino per il terzo bimbo che le doveva nascere… “Oh, se almeno stavolta fosse una bambina! Che bello se nascesse il primo giorno di primavera e se avesse una pelle bianca e vellutata come i fiori di questa pianta!”. E così nacqui io. Una bambina, il primo giorno di primavera e con la pelle bianca e vellutata come i fiori di quella magnolia». Cominciano così i racconti d’infanzia di Ilse Notari. Scritti e illustrati dalla stessa autrice, parlano di una famiglia numerosa, di realtà scomparse, di luoghi, mestieri e personaggi impressi nella mente di una bambina, oggi novantasettenne, con la quale abbiamo fatto una lunga chiacchierata. «Raccontami nonna di quando eri bambina» (acquistabile, in italiano e inglese su amzn.eu/d/6TGzbXG) nasce come testimonianza di un vissuto «che ho deciso di mettere nero su bianco per i miei nipoti e per chiunque abbia il piacere di fare la mia conoscenza».
Terza di sette figli, Ilse Notari Lippmann nasce nel 1927. Mamma Edwige era di Zurigo, papà Max un cittadino tedesco. «Si conobbero a Lugano, dove lui giunse ancora ventenne per lavoro. Era impiegato presso la famosa libreria Arnold e alloggiava in una piccola pensione, la stessa che scelse mia madre per trascorrere qualche giorno di vacanza con un’amica. Non si lasciarono più». In casa si parlava tedesco, tanto che il primo anno di asilo Ilse non pronunciò parola per paura di sbagliare.
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