Luana Valentino

Che sarebbe diventata una ballerina era scritto nel suo Dna. Con papà Toni insegnante di balli da sala e latino americani, in casa Valentino il ritmo e la musica sono da sempre il pane quotidiano. Un’eredità di cui Luana ha fatto tesoro, trasformando le doti naturali in talento, la determinazione in tecnica, gli obiettivi in realtà. Tre anni fa, a coronamento di una formazione a dir poco brillante, ha aperto a Lugano la Dasa-Dance Art & Sport Academy, la sua «creatura». Un traguardo che oggi, a 26 anni, la riempie d’orgoglio, frutto di un percorso ventennale colmo di sacrifici, fatica fisica ed emotiva e… tante valigie!
Aveva sei anni quando iniziò danza classica, la base di tutte le discipline. Con la famiglia si era appena trasferita a Rimini da Bienne, la sua città natale, perché i genitori amavano la Riviera romagnola. Nel giro di un paio d’anni, l’ingresso in un’importante accademia a Reggio Emilia, quattro ore al giorno, sei giorni a settimana. Per sette anni, poi il ritorno in Svizzera, a Lugano, dove sua sorella Vanessa aveva desiderio di completare gli studi. Decisivo l’incontro con la maestra Oksana Torre, che la incoraggerà a partecipare alle audizioni delle grandi accademie: Stoccarda, Amburgo, Parigi, Roma e – «perché no?» – il Bolshoi a Mosca. 
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