A metà degli anni settanta, il calcio femminile in Ticino di fatto non esisteva. Per le bambine e le ragazze il pallone era una sorta di tabù: per loro non c’erano squadre, né dunque campionati, e nemmeno tornei amichevoli. Per loro solo quel pochissimo spazio «rubato» a fatica e con coraggio ai maschi durante le ricreazioni e nei campetti di quartiere o di paese. Perché le cose cambiassero (o meglio, iniziassero a cambiare) ci volle allora l’iniziativa di un gruppo di «visionari», con alla testa Andrea Incerti.
Decisero di lanciarsi in una sfida tanto improbabile quanto audace, come ha avuto modo di raccontare simpaticamente sul sito ssr-corsi.ch una di quelle pioniere, Mari Luz Besomi-Candolfi: «Era il 1976 quando venni invitata alla serata nel bar Coccodrillo di Lugano durante la quale venne fondata la prima squadra di calcio femminile iscritta a un campionato svizzero. Si chiamava As Armonia. Per anni abbiamo giocato solo in trasferta in Svizzera interna. A differenza dei maschi, che avevano diverse categorie di età, le donne giocavano tutte insieme dai 10 anni in su. Io ho iniziato che ne avevo 12 e giocavo con ragazze che ne avevano 18-20». Ci credettero in pochi/e, ma quei pochi/e non mollarono mai. E pur tra tante difficoltà – a cominciare, va pur detto, dal disinteresse (leggi scetticismo) della massa di calciofili nostrani – vinsero la loro scommessa, garantendo soddisfazioni, risultati, credibilità e anche e soprattutto un futuro al movimento calcistico femminile cantonale. Tradizione, insomma. Fatto sta che nel 1983 l’As Armonia femminile diventò Fc Femminile Rapid Lugano, poi nel 2015 – una volta riconquistata quell’élite nazionale già occupata ininterrottamente per oltre un quarto di secolo fino al 2007 – iniziò un nuovo capitolo come Football Femminile Lugano 1976, per entrare infine a far parte della «grande famiglia» dell’Fc Lugano nel 2020.
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