Il termine autogestito ha suscitato qualche reazione: la domanda di costruzione per il cambio di destinazione, pubblicata lo scorso settembre, ha infatti incontrato qualche opposizione da parte di confinanti preoccupati non tanto per gli aspetti edificatori del progetto, quanto per eventuali disagi di ordine pubblico. Atteggiamenti «comprensibili e parzialmente giustificati», riconosce il Municipio, alla luce degli eventi accaduti a Lugano attorno all’ex macello. Dubbi e perplessità si sono sciolti e risolti in seguito agli incontri tenuti in presenza della mozionante da cui è partita la proposta, una delegazione dei giovani che hanno sostenuto la necessità di uno spazio autigestito, il tecnico comunale e il Municipio.
Tocca ora alla politica dare risposte e lo farà il Consiglio comunale nella seduta del 2 maggio, nel cui ordine del giorno figura la richiesta di un credito di 32mila franchi per la sistemazione del vecchio spogliatoio. Posato il pavimento e ritinteggiati pareti e soffitto, il locale sarà pronto per ricevere il futuro centro giovanile.
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