Dove questa donna trovi l’energia per continuare con la vivacità che la contraddistingue non si sa e forse lei stessa non se lo chiede. È portata a fare d’istinto, a spendersi dove il suo cuore la conduce.
Al presente è alla guida della San Vincenzo di Viganello. Anche la povertà cambia i volti dei bisogni, certamente molto diversi – gli attuali – rispetto a quelli conosciuti a metà Novecento, nell’esperienza tracciata dal padre Aristide. C’è una costante di fondo in tutto quello che Nicoletta fa ed è la ricerca, da trasmettere, della serenità. Viviamo tempi affrettati, spesso di corsa, a rischio di disorientamento e di stress, disagio quest’ultimo ricorrente e molto diffuso.
Torna difficile talora tenere ferma la barra nella navigazione a scogli verso gli approdi. Occorre un allenamento non occasionale. Nicoletta continua a farlo tenendosi aggiornata con i libri e soprattutto nell’esercizio che la quotidianità le mette davanti. Rispondere insieme, donando ascolto, aiuto, accompagnamento è una strada maestra per fare comunità: nella consapevolezza che la povertà non è figlia delle regole ma delle eccezioni in cui un numero crescente di persone oggi viene a trovarsi…