Alle 8.15, nell’aula polivalente c’è già fermento. È infatti prevista un’attività speciale per allievi di seconda e terza media: la presentazione del lavoro in un Paese lontano di un uomo che viene da vicino. Marco Ventriglia, attivo in Nicaragua, è cresciuto a Bioggio. Nel 2016 è partito come cooperante di Comundo e la sua vita è cambiata, tanto da decidere di tornarci e stabilirsi: oggi ha una famiglia nicaraguense, vive a León e lavora a Somoto, nel nord della nazione. Con lui si è parlato di cambiamento climatico e riforestazione. «Negli ultimi 70 anni il Nicaragua ha perso il 50% della superficie boschiva, un’area grande come Ticino, Grigioni e Vallese messi insieme!», ha spiegato Marco. «Le cause sono tante e le conseguenze disastrose». Ecco perché assieme a un’organizzazione locale (Asociación de Profesionales para el Desarrollo Integral del Nicaragua), sostiene le famiglie contadine nella riforestazione di appezzamenti non utilizzati. «Gli alberi piantati non solo permettono di contrastare il cambiamento climatico, ma rappresentano pure un’opportunità economica: sono una risorsa preziosa e possiamo ricavarne tanti prodotti anche senza dover disboscare intere aree», e mostra tre modi di trasformare il legno messi in pratica assieme alle famiglie contadine nicaraguensi: oggetti artigianali, biochar (un carbone vegetale) e distillato di legno.
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