Il primo tempo era in calendario al 31 maggio del 1981. Restò fissato fino al 13 maggio quando gli spari di Alì Agca in piazza San Pietro a Roma rimbombarono in tutto il mondo, facendo temere per la vita del Papa. Wojtyla non era uomo da piegarsi all’imprevisto e l’ha dimostrato sino alla fine. L’incontro con «Pietro a Lugano», come lo salutò il vescovo di allora, Ernesto Togni, fu fissato al 12 giugno 1984.
Quasi certamente, a Cornaredo quella del 12 giugno 1984 dev’essere stata la partita con il maggior numero di spettatori giunti ad affollare lo stadio e tutti i dintorni. Il big-match del Novecento quel giorno lo giocava «il Papa venuto da lontano», Karol Wojtyla, il più giovane a essere eletto nel «secolo breve» al soglio pontificio e il primo straniero dopo quasi 500 anni.
Quando cominciarono a diffondersi le prime voci su un possibile viaggio del Papa in Svizzera, poi addirittura di una giornata anche a Lugano, ci fu naturale, scontata incredulità. Poi l’ipotesi si trasformò in data e la macchina si mise in movimento.
L’uomo del fare era – nei due tempi della visita – il prete ticinese della comunicazione all’epoca, don Valerio Crivelli, uno che non amava la melina a centrocampo e non usava perifrasi per arrivare al risultato.
Qui però si apre – va aperto – un sipario in una sala collaterale rispetto al salone della comunicazione e ci spostiamo al Giornale del Popolo e a come ci si attivò e si visse quell’avvicinamento. Di fatto, il giornale cattolico della Diocesi si ritrovò nella scomoda condizione di dover giocare in contropiede: tradotto, rientrare sulle notizie che le altre cinque testate cartacee quotidiane, con aggiunta delle ammiraglie Radio e Televisione, potevano consentirsi, avendo mani libere di diffondere e anticipare a piacimento. E noi, al GdP, rigorosamente tenuti a rispettare l’ufficialità o ortodossia che dir si voglia. Quindi: solo notizie con «imprimatur», ergo aspettare l’antico «Roma locuta». Quante notizie degne di tal nome, in relazione al Papa a Lugano, sono dovute rimanere chiuse a chiave nel cassetto!
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