#Approfondimenti | 05/03/2025

Piazza affollata per cuccagna e «tombolone»

Mario Berardi

I ricordi di Mario Berardi ci riportano ai carnevali di un tempo, vivaci e vissuti dalla comunità. Memorabili erano l’assalto al palo della cuccagna e il «tombolone».

La gente viveva il carnevale con gioia, spensieratezza, buon umore e aperta genialità. Si creavano momenti che non scompariranno tanto presto dalle memorie di coloro che li hanno vissuti. Memorabile era, per esempio, il «tombolone» dei marenghi.

Festa liturgica cattolica di rito romano, il carnevale è quel periodo che intercorre fra l’Epifania e le Ceneri, durante il quale sono ammessi divertimenti, giochi, svaghi e passatempi pubblici e privati. Il mese tipico della ricorrenza è febbraio. Sfortunatamente, il carnevale a Lugano non è più tanto sentito. Lo si vorrebbe far rinascere, ma le preferenze, le inclinazioni e i gusti sono mutati.

In edicola «Ul Sbroja»
«Ul Sbroja» spiccava per la sua alta tradizione tra pettegolezzi, coriandoli, gruppi mascherati, guggenmusik e bandelle. Oggi, il giornaletto satirico, formato da poche pagine, viene pubblicato e distribuito gratuitamente grazie all’impegno di pochi. In «illo tempore», era corredato da poesie dialettali, composte da veri artisti e poeti della nostra lingua popolare. In modo particolare venivano pubblicati versi in vernacolo luganese. La gente li tramandava a memoria, recitandoli anche per gli argomenti che vi venivano trattati, i quali erano profondamente attuali, piacevoli, spassosi e gradevoli. Inoltre, i giornaletti erano ricchi di caricature, ovvero macchiette disegnate da esperti vignettisti che sapevano far risaltare vizi e virtù di varie personalità, pezzi grossi nonché autorità.
Il carnevale era animato da un gruppo di luganesi, fra i quali diversi commercianti, che avevano istituito il Comitato di beneficenza. Erano personaggi, talvolta anche buontemponi, che si mettevano a disposizione per organizzare le manifestazioni dalle quali ricavavano una certa somma, che poi veniva elargita a sostegno di associazioni benefiche cittadine, come dire: divertire, beneficando.