#Approfondimenti | 23/01/2025

Ivano Torre riparte da Molino Nuovo

Roberto Guidi

Il 1° marzo, il musicista Ivano Torre e l’attrice Valentina Barri inaugurano «Oltre la siepe» un nuovo luogo d’incontro nella piazza del quartiere, dove proporranno conferenze, musica, mostre, corsi, teatro, performance, degustazioni...

Ivano Torre (talentuoso, istrionico e fantasioso musicista) e Valentina Barri (attrice, performer, laureata in chimica e tecnologia farmaceutica), ripartono da Molino Nuovo. In queste prime settimane dell’anno stanno sistemando un locale affacciato sulla piazza che promette davvero bene: sarà un centro culturale in miniatura, dove si proporranno conferenze, musica, mostre, workshop, corsi, teatro, performance, incontri, degustazioni... Un centro culturale particolare, non convenzionale, com’è nello stile di Torre. Apertura il 1° marzo.

Facendo parte della mailing list di Ivano Torre, siamo costantemente aggiornati sui suoi variegati e interessanti progetti. Poco prima di Natale, ecco un messaggio di posta elettronica: «Novità in arrivo! Vi aspettiamo nel nuovo spazio culturale “Oltre la siepe” nel cuore di Lugano. Un luogo dove arte, musica e scienza troveranno nuove forme di espressione».
Esaurita l’estemporanea esperienza al Teatro di Banco, e ancor prima quella ventennale allo Spazio culturale temporaneo di Bellinzona, Ivano – grazie alla sua determinazione e all’incontro con Valentina – ha trovato l’occasione giusta dove (ri)lanciare, come direttore artistico, le sue attività e produzioni, che sono molte e di spessore. Musicista, maestro, organizzatore... la sua biografia, di assoluto prestigio, parla da sé (vedi il sito ivanotorre.ch).
Valentina Barri, dal canto suo, oltre a destreggiarsi tra le sue formule, organizza e propone eventi teatrali in collaborazione con giovani attori italiani.
In realtà, settant’anni potrebbero essere l’età giusta per tirare un po’ i remi in barca, rallentare e vivacchiare di concerti, spettacoli, eventualmente qualche lezione. Ivano, invece, è sempre in movimento. «Cosa vuoi, sono fatto così. Ho la testa che frigge per tutte le idee che mi vengono», ci dice sorridendo negli ancor spogli locali in piazza Molino Nuovo 6, con vista sul «Sombrero», la fontana firmata Tita Carloni.