Palestre e sale multiuso non c’erano e la vita sociale si svolgeva dunque nelle piazze o nei ritrovi pubblici. Così è stato anche per il carnevale di Villa Luganese, che ha debuttato sul sagrato della chiesa. Era il 1971. Una soluzione ripresa nelle successive edizioni e «nonostante il freddo e qualche volta la neve si stava insieme a far festa e a divertirsi», sostiene il comitato nel volantino che annuncia il 50.mo «Carnevaa di Cavre». Al rintocco del mezzogiorno ci si metteva a tavola per condividere «risott e luganegh»; il programma proseguiva con la corsa nei sacchi: «Divisi per gruppi d’età, i partecipanti, oltre agli applausi del pubblico, ricevevano bellissimi premi». Il tiro al bersaglio con le bottiglie e altri giochi facevano la gioia dei bambini. Atteso e seguitissimo era poi l’assalto al palo della cuccagna, con le classiche leccornie come premio a chi arrivava in cima all’asta unta da cima a fondo per rendere la salita ancor più ardua. Si procedeva inoltre all’estrazione di qualche giro di tombola, con l’intrattenimento di una bandella.
Interpretato da Giovanni Pesenti, Re Bec ha regnato per qualche tempo, in seguito questa figura si è persa e il carnevale di Villa Luganese non ha purtroppo più avuto regnanti. Fugace è stato pure il giornalino satirico, iniziativa di Fabio Sacchi apprezzata per le caricature e le prese in giro…