Concessa nel 1982 dall’allora Municipio di Pregassona al locale Circolo anziani, la Cà Rossa è diventata un luogo centrale nella vita sociale del quartiere. Vi si svolgono i pranzi, le feste e gli incontri della terza età, mentre al piano inferiore accoglie la Biblioteca dei ragazzi, che con i suoi 41 anni di esercizio (aprì il 19 ottobre 1982!) è tra le più vecchie del Cantone.
Entrambi gli inquilini dello stabile in viale Cassone 40 sono riconosciuti per il loro ruolo al servizio della collettività. Il Circolo con i suoi 300 soci e la biblioteca con i suoi 350 iscritti e un patrimonio librario di 7mila titoli (all’inizio erano poco più di 800!), hanno un importante seguito e costituiscono un punto d’incontro intergenerazionale. Tanto più che da qualche anno la Cà Rossa funge anche da mensa per gli alunni che non possono rincasare per il pranzo. In tempo di pandemia le cuoche volontarie hanno cucinato pasti da asporto, apprezzati soprattutto dalla popolazione anziana. Virtù e sacrifici che non sono passati inosservati a Palazzo Civico. Quando, nel 2018, il comitato presieduto da Marco Ranzi ha avanzato la richiesta di ampliare e rinnovare la sede del Circolo, il Municipio ha riconosciuto la legittimità della proposta e mobilitato le risorse per procedere con i lavori.
L’opera rientra nel più ampio progetto di riqualifica di sedi amministrative e stabili pubblici degli ex Comuni aggregati. Avviato nel 2020, esso si propone di riconvertire questi immobili ad uso della popolazione e delle associazioni, offrendo una soluzione alla crescente necessità di spazi d’incontro e di aggregazione sociale. Nel corso dell’estate a Pregassona Biblioteca e Circolo anziani si sono riappropriati dei rispettivi locali, ma per l’inaugurazione si è preferito attendere l’autunno. La cerimonia si è tenuta nella mattinata di mercoledì 18 ottobre. Per il Municipio sono intervenuti il sindaco Michele Foletti e Cristina Zanini Barzaghi, responsabile del Dicastero immobili della Città. I presidenti Marco Ranzi e Barbara Privitera hanno invece espresso soddisfazione per l’esito dei lavori e gratitudine per la disponibilità e l’impegno delle autorità e dei tecnici della Divisione spazi urbani, che hanno seguito l’andamento del cantiere con pazienza e sollecitudine. Di approcci stilistici, scelte dei materiali, rinnovamento e conservazione ha infine parlato l’architetto progettista Enrico Sassi.
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