Per chi volesse ammirare il nostro stupendo paesaggio guardandolo dall’alto, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Solo restando nel Sottoceneri, le cime più belle sono raggiungibili mediante funivie, funicolari o trenini montani. Pensiamo al Monte Brè, al San Salvatore, al Serpiano, al Generoso. Ma c’è una vetta che non ha avuto questa fortuna: il Sighignola. Eppure offre un panorama impareggiabile, tanto da meritarsi il titolo di Balcone d’Italia.
Il Monte Sighignola si erge dietro il villaggio di Arogno ed estende le sue pendici verso Lanzo d’Intelvi e i villaggi rivieraschi di Bissone, Campione d’Italia e del golfo di Porlezza. La porzione di territorio che occupa si situa a cavallo del confine italo-svizzero. Il versante svizzero, nella parte che guarda verso la Val Mara, a strapiombo su Arogno, si presenta impervio e costellato di imponenti aggregati rocciosi che emergono dalla vegetazione. Meno ostile, ma solo per un breve tratto, risulta invece la parte a monte di Campione d’Italia e Pugerna, che però subito si inasprisce nella continuazione verso il ramo di Porlezza. A questa selvaggia morfologia si deve lo stupendo panorama sul Lago Ceresio, inaspettato per chi giunge per la prima volta sulla sua vetta.
Il versante italiano, invece, è dolcemente degradante verso Lanzo d’Intelvi, che già si trova a circa 1.000 metri di altitudine, e quindi a poche centinaia di metri di dislivello dalla vetta (1.320 m s.l.m.), ciò che ha permesso la costruzione, all’inizio del ’900, di una comoda strada, praticabile in ogni stagione.
L’unica via di accesso per veicoli a motore è la strada che sale da Arogno a Lanzo d’Intelvi, per poi deviare verso la vetta. Per gli amanti del trekking, le possibilità sono tre: da Arogno-San Vitale, via Alpe di Pugerna; da Arogno-Cròtt, via Alpe di Bovisio; dal Meriggio, a metà della carreggiata tra Lanzo e la vetta, seguendo un comodo sentiero che attraversa boschi di faggio.
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