«Conservatorio in Festival» si apre domenica 13 marzo alle 20.30 nell’auditorio Rsi di Besso con «Piccolo concerto». L’Ensemble900 formato da allievi e studenti dei tre dipartimenti del conservatorio, eseguiranno, sotto la direzione di Francesco Bossaglia, musiche di protagonisti del XX secolo come Ginastera, Dallapiccola e Chàvez.
Il giorno successivo, spazio al canto gregoriano: alle 19 nella chiesa di Sant’Antonio Abate in piazza Dante, Giovanni Conti dirigerà il concerto Misericordiam cantabo, con la partecipazione di studenti e alunni del master in canto gregoriano, paleografia e semiologia della Scuola universitaria di musica.
Martedì 15 si faranno le ore piccole: il Doppio Trio, alle 19.30 nell’aula magna del conservatorio, aprirà la serata con brani di musica da camera; alle 22 cederà il palco all’ipnotico Late night concert, con l’esecuzione del Piano and String Quartet di Morton Feldman.
Gli studenti della Scuola universitaria avranno «Carta bianca» mercoledì 16 alle 20.30, uno spazio creativo libero per incontrare il pubblico attraverso un’ampia narrazione musicale.
Porte aperte
Culmine di Conservatorio in Festival sarà la giornata di sabato 19 con le porte aperte: famiglie, bambini, musicisti professionisti e amanti della musica potranno entrare nelle aule e muoversi tra i corridoi per assaporarne le attività quotidiane. Alla Scuola di musica e al Pre-college, bambini e ragazzi potranno ascoltare fiabe musicate, partecipare ad atelier di direzione d’orchestra, conoscere gli strumenti e osservare le contaminazioni tra musica e altre arti, come la danza. Gli adulti potranno assistere ai corsi della Scuola universitaria e accedere alle lezioni curricolari di maestri come i violinisti Pavel Berman e Klaidi Sahatci e il direttore d’orchestra Arturo Tamayo.
Bacchetta a Fasolis
Il festival si concluderà domenica 20 alle 20.30 al Lac, con l’Orchestra sinfonica del Conservatorio della Svizzera italiana diretta per la prima volta da Diego Fasolis nell’Ouverture dal Don Giovanni di Mozart, l’«Ah perfido!» con il mezzosoprano Lucia Cirillo e la «Settima» di Beethoven.
Luogo di studio e performance aperto alla comunità
«Inauguriamo questo festival con grande entusiasmo: la sua poliedricità ci permette di far assaporare a tutti il piacere della musica», commenta Christoph Brenner, direttore generale della Fondazione Conservatorio della Svizzera italiana.
«Protagonisti del festival – aggiunge – sono i grandi concerti, ma durante la settimana non mancheranno occasioni informali per conoscere i nostri progetti e partecipare, anche in prima persona, alla vita quotidiana del nostro istituto, che è un luogo di studio e di performance sempre aperto alla comunità».