Il bilancio delle festività della Tour Vagabonde, alle nostre latitudini in versione La Straordinaria, non si conta solo in punta di biglietto ma soprattutto come spazio di aggregazione, entusiasmo e divertimento collettivi. La manifestazione proposta sullo sterrato della Gerra, ci hanno confidato molti dei presenti, era qualcosa che «ci voleva» dopo la chiusura, nei recenti anni, di molte delle realtà della cultura alternativa luganese, dallo Spazio Morel al Casotto passando per il Turba. Si respira, in grande, la stessa atmosfera di quei luoghi, con un senso di libertà che sembrava purtroppo assente dalla città da diverso tempo, complici forse i due anni di chiusure dovute al Covid.
Le danze si sono aperte il 28 dicembre con concerti (incluso pogo di Capodanno con Crème Solaire, a cui chi scrive si è dedicato con passione), spettacoli di danza, teatro, poesia con anche il tema ricorrente del circo, dalla ouverture acrobatica di Rebecca Solari, che ha «scalato» l’interno della torre, fino ai tre giorni di carta bianca dati alla squadra friburghese della Tour Vagabonde nel weekend dell’Epifania.
Nel frattempo, oltre alla tour vera e propria, sta sorgendo nello spazio della Gerra un villaggetto di luoghi ed eventi affini e al tempo stesso eclettici…