Cos’hanno in comune il Gatto Arturo, la Bottega del signor Pietro e il cane Peo? Adriana Parola: produttrice, animatrice e autrice televisiva che per quasi quarant’anni si è dedicata con successo – assieme a preziosi compagni di viaggio – alle trasmissioni per giovani e giovanissimi. Era, soprattutto agli albori, una Rsi con pochi mezzi ma parecchie idee e altrettanto entusiasmo.
Figlia di Erminio Parola e Bice Bettosini, Adriana nasce in casa della levatrice, in via Frasca, «perché papà ci teneva che sul documento ci fosse scritto “attinente di Lugano”». Dopo le scuole dell’obbligo in città, si iscrive al Csia, tenendolo a battesimo nell’anno dell’apertura, il 1962. «Ho studiato grafica con Mimmo Rissone, scoprendo un mondo meraviglioso. I primi impieghi sono stati negli studi di Emilio Gilardi e Romano Chiccherio, poi ho lavorato per un paio d’anni nella pasticceria di famiglia curandone la linea grafica».
Come si passa da questo mondo a quello della televisione? «Per caso! Cercavano qualcuno che in estate sostituisse temporaneamente la responsabile dei programmi per bambini, in congedo maternità. Lei non è più tornata e io sono rimasta... Era il 1970…