Spenti gli amplificatori dell’open air, con il quale lo scorso 24 giugno lo Sci club Sasso Grande ha festeggiato il mezzo secolo di vita, dal 13 al 15 luglio in Pian Piret si accenderanno le griglie per la 50.ma Sagra della costina. La manifestazione è da sempre occasione speciale per la società: per incontrare soci e simpatizzanti in un contesto diverso da quello invernale; per promuovere la propria immagine, raggiungendo un pubblico più ampio rispetto alla cerchia degli appassionati dello sci; ma soprattutto per riempire le casse in modo da poter proporre uscite e corsi di sci a prezzi popolari.
I verbali dell’epoca non lasciano dubbi circa gli scopi della Sagra della costina: «Si trattava di trovare i fondi necessari per rendere possibile questa nuova avventura e non gravare eccessivamente sulle finanze delle famiglie». Insomma, un modo per finanziare le attività dello Sci club.
Fu il primo presidente, il compianto Mauro Ghirlanda, a lanciare l’idea e già nel luglio del 1973 a Pian Piret andava in scena la prima Sagra della costina. Fu subito un successo, confermato nelle edizioni successive. Per una quindicina d’anni la sagra è stata organizzata durante le serate di venerdì e sabato mentre la domenica, dopo la messa da campo celebrata da don Renzo, si accendevano le griglie a mezzogiorno in attesa della tombola pomeridiana. Successivamente, fino a metà anni novanta, il programma domenicale è stato abbandonato per essere riproposto nell’ultimo fine settimana di agosto con la festa della Madonna d’Arla. Organizzata presso il Grotto Covin, a mezzogiorno lo Sci club offriva agli avventori un piatto di gnocchi al burro e salvia, quindi si procedeva con l’estrazione della tombola...