Sofferenza e stanchezza sono state ottime insegnanti: mi hanno dato la completa certezza di apprezzare ogni dono che la vita deciderà di darmi. Nonostante le paure e i pericoli del mondo, amo l’umanità attorno a me, e amo essere me. Per questo, un giro intorno al sole dopo la nostra ultima lettera, posso dirti che non smetto di credere nella magia del Natale, nella possibilità di poter diventare ogni giorno persone migliori.
Qualche giorno fa ho letto una frase – «La felicità avviene quando con meno riesci a farci di più» – che è diventata uno dei miei mantra. Fare il meglio che possiamo con quello che abbiamo a disposizione, senza accanirci perché le cose vadano come vogliamo noi: le cose vanno come devono andare e mentre accadono sta a noi tenere il meglio e imparare dal peggio.
Sono felice? Sì. Sono felice. Sono esattamente dove vorrei essere, e se mi guardo intorno non vedo motivi nella mia vita per cui non essere grata, nonostante tutto. E forse è quel «nonostante tutto» che mi ha insegnato a guardare oltre e a guardarmi dentro. Forse nessuno saprà mai che cosa c’entra l’uomo con la perfezione del creato, con l’infinità dei tramonti, con l’immensità dell’oceano e del cielo, eppure sento che l’amore degli uomini, la tenerezza dei sentimenti, fanno parte della natura di questo mondo. Sì, l’amore non si vede, non si sente, come Dio o chi ha dato origine all’universo, eppure c’è, e allaga il mondo di quiete.
Spero davvero che questo Natale sia buono per te e i tuoi elfi, che in questo periodo non dormono mai, viste le tante letterine indirizzate a te. Buone feste, buon futuro e buon tutto a chi ha deciso di occuparsi dei più sfortunati, a coloro che cucineranno, serviranno, faranno compagnia a chi non ha nessuno. A chi si trova in ospedale, a chi non sta bene, a chi vorrebbe solo avere qualcuno che gli dedichi un pensiero, un momento, che gli tenda una mano. A chi deve prendersi la responsabilità di agire, a chi non si ferma, a chi ama sempre e comunque, anche quando è una follia. Buon Natale alla luce che conduce verso nuove scelte e nuovi obiettivi.
Caro Babbo Natale, posso disturbarti, vero, con una richiestina? Quest’anno, per favore, occupati davvero di chi ha ancora un importante desiderio non realizzato. Ho tante persone attorno che vorrebbero ricevere un dono speciale, pensa a loro, perché anche io penso tantissimo ai loro cuori. Vorrei avere una bacchetta magica per risolvere tutto, ma invece ho solo le mie parole, che sanno di caramelle e zucchero filato. Conto su di te! Insomma, Babbo Natale, il lavoro non manca!
Mi aspetto cose davvero grandissime, sempre tua D.