#Approfondimenti | 25/07/2024

Gandria, parola agli architetti

Ivan Pedrazzi

Una quindicina di studenti in architettura ha rivisitato il villaggio, studiando e realizzando – nell’ambito di una «Summer School» organizzata dallo StudioSer di Lugano e Zurigo – piccoli interventi (provvisori) nello spazio pubblico, ma significativi per l’immagine del quartiere e la qualità di vita.

Perla del Ceresio, villaggio turistico per eccellenza, splendido nucleo affacciato sul lago. I superlativi si sprecano per Gandria, gioiello unico ed esemplare tutto da ammirare. E da vivere? In effetti, per chi vi risiede stabilmente la musica a volte cambia e, pur riconoscendo i privilegi di stare in un posto incantevole, non nasconde qualche disagio. Ed è proprio di queste fragilità che una quindicina di studenti di architettura e urbanistica è andata alla ricerca, attraverso un capillare lavoro di indagine compiuto sia perlustrando con occhi critici il villaggio e i suoi dintorni, sia interrogando gli abitanti e chi vi lavora. Non con la pretesa di dare lezioni, ma con l’umiltà di chi si cala in un ambiente sconosciuto per imparare. Prima di progettare, gli studenti sono stati introdotti nel quartiere affinché il prodotto del loro lavoro fosse il più possibile in sintonia con la realtà locale.