Discriminazioni basate su aspetto fisico, genere, orientamento sessuale, religione, nazionalità: sono alcuni degli ostacoli che i protagonisti delle storie selezionate incontrano sul loro cammino. «Per affrontarli al meglio – spiega Drago Stevanovic, direttore del festival – si cerca uno spazio protetto, individuale o collettivo. Nei prossimi giorni proveremo a farne emergere alcuni, che abbiamo definito “rifugi della mente”, avvalendoci di film e testimonianze».
OtherMovie è una manifestazione unica perché unisce varie forme d’arte, affronta temi scomodi, favorisce l’integrazione e lo scambio. Insomma, stimola e fa crescere. Tra i suoi fan troviamo anche il vice-sindaco Roberto Badaracco: «Vedere il cuore che ci mette Drago è davvero meraviglioso. Un esempio. Negli anni ha sviluppato il festival, l’ha fatto crescere, e oggi è uno dei fiori all’occhiello della città. Fa riflettere e nella società d’oggi è senz’altro un atout». Al suo fianco, Stevanovic sorride. «Siamo fieri e orgogliosi del cammino fatto e, per questa 13.ma edizione, certi di aver allestito un programma all’altezza delle aspettative che, di nuovo, ha nell’incontro, nello scambio culturale e conviviale i suoi punti di forza».
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Il cartellone è talmente ricco che è impossibile citare i singoli eventi. Ci limitiamo giocoforza a una selezione ricordando che, a livello cinematografico, sono previsti tre concorsi: L’Incontro (lungometraggi internazionali), OtherSwiss Short (produzioni svizzere) e [S]guardo da vicino (pellicole internazionali). Torna inoltre Bookciak - Azione!, che premia i cortometraggi sperimentali ispirati da opere letterarie.