Abbiamo visto irascibili supercomputer spaziali vendicarsi degli astronauti che li avevano reputati inaffidabili, replicanti umanoidi mormorare monologhi di accecante bellezza sotto la pioggia battente, scheletri metallici armati di fucile a pompa dare la caccia a ragazze-madri nel passato, algoritmici agenti di sicurezza difendere un sistema in cui la vita è un’illusione alimentata da una gigantesca divinità virtuale, e abbiamo letto di guerre postapocalittiche e futuri distopici, di robot amici dell’uomo e intelligenze artificiali talmente fuori controllo da superare ogni più nefasta previsione, e oggi che i nostri sogni e i nostri peggiori incubi, amplificati dal cinema e dalla letteratura, sembrano trovare un appiglio concreto nella ricerca scientifica, vale la pena chiedersi quali radici abbia questo legame simbiotico tra uomo e macchina e quali possano essere le conseguenze di una convivenza ormai talmente radicata da risultare, paradossalmente, naturale. Se a prima vista tale deflagrante interazione (e integrazione) ha infatti mostrato un’affascinante e inimmaginabile gamma di opportunità, essa ha anche fatto emergere un evidente disorientamento, una sfocatura che rende sempre più difficoltosa l’individuazione della connessione con l’umano, portando dunque necessariamente anche a un ricollocamento della riflessione etica.
Per tale ragione il Liceo Lugano 2 anche quest’anno offre a chi intende confrontarsi su un tema di impellente attualità un irrinunciabile doppio appuntamento culturale articolato su più serate. Doppio perché di giorno saranno gli studenti liceali a godere di uno spazio di confronto privilegiato, mentre la sera, a partire dalle 18.15, le porte si apriranno anche al pubblico, che nell’ambiente suggestivo della biblioteca avrà la possibilità di interagire direttamente con i relatori.
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