Nel 1920 il Comune, che faceva a malapena un migliaio di abitanti, contava ben cinque alberghi: Albergo della Posta, Albergo Centrale («Ristorante con alloggio») e Pensione Villiger a Sonvico; Albergo California e Hotel Stazione («Hotel de la Gare») a Dino, dove nel 1955 aprirà la pensione Villa Pacifica, in seguito ribattezzata Miramonti, l’unico tuttora in esercizio come ristorante.
In alcuni casi le attività erano state avviate da famiglie del posto, le cui disponibilità erano state incrementate dalle fortune ottenute all’estero da uomini intraprendenti e capaci, che hanno saputo fare strada nelle loro professioni e partecipato allo sviluppo dei loro paesi d’origine, sostenendo opere pubbliche (in particolare scuole e strutture sanitarie) e finanziando investimenti privati.
Provvidenziale per il proliferare del turismo locale fu, nel 1911, l’inaugurazione della ferrovia Lugano-Cadro-Dino, che stabiliva un contatto diretto e regolare con il centro città. Il tram, come si usava dire allora, esercitava inoltre un fascino particolare sui vacanzieri, che si servivano volentieri di questo mezzo di trasporto comodo e simpatico.
«Non a caso – osserva Angelo Ghirlanda, che della ferrovia conosce vita, morte e miracoli – quando all’inizio degli anni settanta il servizio è stato interrotto, chi prima chi dopo, gli alberghi hanno finito per chiudere».
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