Sono giorni frenetici per Aurelia Antonini. Guarda, sceglie, esamina, discute, si confronta. È un andirivieni tra una sala dell’ex convento dei cappuccini in Salita dei Frati e l’attigua chiesa della SS. Trinità, che riapre dopo diversi anni – e allora si celebrava ancora il culto – per ospitare la mostra «Fra Roberto – Con arte, con fede». Al momento della nostra visita manca una settimana al vernissage ed è ancora un cantiere. «Per sabato 21 ottobre sarà tutto pronto!», assicura sorridendo Aurelia, incaricata di allestire l’esposizione assieme a Giulio Foletti e Maria Will. La giovane storica dell’arte e museologa – dopo gli studi oltre Gottardo e all’estero – è tornata in Ticino e tra le altre attività ha iniziato ad occuparsi dell’inventario dei quadri che la Fondazione l’Arte di fra Roberto ha in giacenza in Salita dei Frati. «Si tratta di oltre duecento opere, una sessantina delle quali sarà esposta. Tra queste abbiamo raccolto nel coro un nucleo importante dedicato alla figura del Cardinale, suo tema celebre».
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