È una calda giornata di fine agosto. Il blu intenso del cielo e il sole sgargiante fanno risaltare l’edificio color rosa antico e dai contorni bianchi, che si erige al numero 2 di via Meguldìn a Novaggio. Non si tratta di un luogo qualunque, bensì della chiesa protestante che dal 1902 dimora anche nel Malcantone. Circondata da un ulivo e da altri arbusti rigogliosi, infonde tranquillità e invita alla contemplazione.
Oltre ad essere un luogo di preghiera e di ascolto, è anche la casa di Tobias Ulbrich, pastore di origine tedesca, premuroso e attento custode di questo spazio. Con la moglie grigionese e i loro figli vi risiede da 20 anni. «A Novaggio abbiamo trovato il luogo ideale dove stare», racconta mentre ci accompagna verso l’ingresso. «Da qui ho visto passare generazioni di famiglie sia ticinesi sia svizzero-tedesche. Ho sentito il calore della comunità e l’entusiasmo degli incontri ecumenici». Dalle sue parole emerge l’attaccamento verso un luogo che non è solo espressione di vita spirituale, è casa a tutti gli effetti, uno spazio dove affetti, interessi e valori coincidono.
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