«I ragazzi non vedevano l’ora di compiere 18 anni per entrare nei pompieri. Raggiunta la maggiore età, come altri coetanei, ho quindi indossato la divisa, svolto la scuola reclute e sono entrato nei ranghi. L’istruzione occupava un paio d’ore al mese e quindi l’impegno per tenersi pronti era tutto sommato modesto. Oggi la situazione è ben diversa e nonostante sia rimasto un corpo di milizia, il coinvolgimento è molto maggiore. A Novaggio siamo operativi 24 ore su 24, sette giorni su sette con la sola forza del volontariato».
Incorporato nel 1983, dopo 40 anni di servizio Paolo Romani ha posto fine alla sua carriera. Promosso appuntato nel 1997, furiere nel 1999 (al posto di Piergiorgio Demarta) e primo tenente nel 2010, quando ha ereditato il comando da Daniele Ryser, tra un paio di giorni passerà il testimone a Jvan Venditto, che a sua volta sarà sostituito nel ruolo di vice comandante da Michele Gasperi. È un avvicendamento nel segno della continuità: i due ufficiali che da lunedì 1° maggio avranno la responsabilità del corpo sono cresciuti con lui. Conoscono dunque il mestiere, il territorio che sono chiamati a presidiare, le autorità e i partner con i quali dialogano e condividono l’onere di questa missione.
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