Era il 1974. All’Artecasa di Lugano un gruppo di donne all’avanguardia raccoglie adesioni a 5 franchi l’una per fondare l’Associazione consumatrici della Svizzera italiana (Acsi). In novembre, si svolgeva l’assemblea costitutiva. Da allora, come la Svizzera romanda e tedesca, anche la Svizzera italiana ha il suo movimento indipendente per la tutela dei diritti dei consumatori, cioè di noi tutti.
Cinquant’anni dopo, l’Acsi conta oltre 6mila soci ed è arrivato il momento di festeggiare. Saranno le note dell’Orchestra della Svizzera italiana a dare il via alla cerimonia ufficiale di celebrazione di questo importante anniversario che si svolgerà sabato 14 settembre all’auditorio Stelio Molo di Besso, con la presenza del consigliere federale Guy Parmelin (vedi box). Sarà il momento di onorare le fondatrici dell’associazione, quelle donne formidabili che hanno creduto fermamente nell’importanza di un movimento di difesa dei consumatori, che partiva in primo luogo dai diritti delle donne. Lo afferma con soddisfazione Antonella Crüzer, da un paio d’anni segretaria generale, che abbiamo incontrato insieme con la presidente Angelica Jäggli che, invece, è in carica da un anno. «Prendere il timone un anno prima del 50.mo – ci dice – è stata una sfida, ma anche un’occasione per riflettere sul senso dell’Acsi oggi, sui soci, il territorio e, nel complesso, su tutto il rinnovamento che il traguardo del mezzo secolo porta con sé, anche a causa dei pensionamenti del personale che ha completamente rinnovato la presenza dei dipendenti nei diversi settori di attività».
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