Nato negli anni settanta sull’onda dell’entusiasmo per le discipline alpine che invase la valle del Vedeggio, il sodalizio festeggerà l’anniversario sabato 4 giugno al centro sportivo di Mezzovico-Vira. Il programma si annuncia spettacolare, come del resto lo è la storia di un club che, partito per iniziativa di un pugno di appassionati, una porta dopo l’altra ha avvicinato allo sci un numero crescente di seguaci.
1972 non è un anno qualsiasi per gli abitanti della Carvina, specie per chi pratica lo sport invernale per eccellenza. Si cominciava a sciare sul Monte Tamaro, collegato a Rivera con una comoda funivia. I pascoli dell’Alpe Foppa, attrezzati con alcune sciovie, costituivano il terreno ideale per imparare le tecniche di scivolamento e avanzare nell’apprendimento di una disciplina che conosceva in quegli anni un incremento di popolarità senza precedenti.
Una montagna innevata sulla porta di casa, giovani desiderosi di lanciarsi sulle piste... Mancava un ingrediente fondamentale: la presenza di un trascinatore, che Mezzovico-Vira ha trovato in Aldo Mandozzi. Il 10 novembre 1972 nasceva così lo Sci club Mezzovico-Vira. Trenta i soci fondatori: con Aldo Mandozzi, Giancarlo Egg, Alfio Dellavia, Bianca Gabutti, Ermanno Vassalli, Vittorio Dellea, Mario Canepa, Luciano Gabutti, Adriana Mandozzi, Ursula Auderset, Liliana Giudici, Carla Canepa, Luisella Marzi, Marco Zon, Daniele Auderset, Adolfo Richina, Moreno Scoglio, Gilberto Canepa, Battista Giudici, Geo Lubini, Fausto Lanfranchini, Gualtiero Spinedi, Dario Lanfranchini, Franco Zocchi, Oliviero Lanfranchini, Ilario Canepa, Piero Jarmorini, Egidio Canepa, Alberto Canepa e Luigi Canepa.
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