Erano tempi difficili quelli che diedero i natali all’associazione. Tempi in cui la società non accettava la maternità fuori dal matrimonio e in cui giovani donne venivano abbandonate, sole e inesperte, al loro destino. Padre Aurelio Pometta diede loro soccorso, adoperandosi per donare un tetto sicuro a madri nubili in difficoltà e ai loro bambini, prima e dopo il parto. Casa Santa Elisabetta fu una manna dal cielo, verrebbe da dire, per tutte coloro che finalmente in essa trovarono sostegno e conforto.
In 75 anni di storia, l’associazione è cresciuta e rimane l’unica struttura a vantare una casa-famiglia che accoglie madre e figli e accompagnando questo nucleo famigliare verso l’autonomia. Oggi, con le sue tre strutture residenziali – Casa Santa Elisabetta e Casa Estìa a Lugano, Casa Primula a Chiasso – e i suoi quattro punti d’incontro a Lugano, Bellinzona, Chiasso e Locarno, si è integrata nella rete sociale ticinese ampliando l’offerta dei suoi servizi, adattati in funzione di bisogni sociali emergenti…