Prometheus è nata nel 2018 su idea e spinta di un gruppo di amici accomunati dal fatto di essere attivi professionalmente nell’ambito educativo e dell’insegnamento. Tra questi Roberto Ghiazza, docente di scuola media e coordinatore dell’associazione: «Abbiamo letto sul territorio la necessità di un lavoro che andasse oltre le attività giovanili più tradizionali, legate magari ai centri sociali o a progetti specifici come i Midnight organizzati dalla Fondazione IdééSport. Volevamo promuovere un’azione più strutturata, che ci permettesse di intercettare le situazioni di vulnerabilità». Un servizio regionale di prossimità, dunque, con educatori professionisti presenti nei luoghi di incontro informale dei giovani: nei cortili delle scuole, alla stazione, nelle piazze, sui campi sportivi… «Il nostro obiettivo è quello di entrare in punta di piedi nella sfera privata dei ragazzi, senza presunzione alcuna. Vogliamo piuttosto metterci all’ascolto e proporre piccole attività di animazione che ci permettano di farci conoscere: si va dall’offrire qualcosa per merenda all’organizzazione di un momento di giochi da tavolo, dal calcio alla street art, dal pranzo alla partita a carte. Due i macrogruppi ai quali ci rivolgiamo: giovani tra i 14 e i 16 anni e dai 16 anni in su».
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