«Nel 2011 ero alla testa del club di servizio Round Table e ho portato i soci a visitare il centro paraplegici di Nottwil per consegnare un assegno di 10mila franchi. Lì ho conosciuto Gian Paolo Donghi – oggi responsabile dell’Associazione svizzera paraplegici in Ticino per la Consulenza Vita – e abbiamo discusso di come il nostro sodalizio potesse impegnarsi in qualcosa di pratico. Donare soldi è relativamente facile, spendersi è più faticoso ma necessario». Walter Lisetto il mondo delle persone confrontate con importanti lesioni alla schiena lo conosceva, in quanto il fratello è costretto su una sedia a rotelle in seguito a un incidente d’auto.
«Parlando con Vanni Merzari, allora presidente della StraLugano, viene l’idea di proporre una corsa di handbike. Al via ci sono 6-7 corridori, guidati da Romolo Pignone, che dal canto suo gareggiava su una bici elettrica... Una competizione alla buona che mi ha permesso di conoscere questi ragazzi e aiutarli a coronare il loro sogno: creare un’associazione». Così sono nati gli InSuperAbili. Il nome è farina del sacco dello stesso Pignone. «Il messaggio è chiaro: questo è un gruppo pronto, malgrado le limitazioni e le difficoltà, ad andare oltre le barriere, soprattutto mentali. Non c’è niente che non si possa provare e in questi dieci anni l’abbiamo dimostrato a più riprese».