Per gli appassionati di ciclismo della generazione dei baby boomer, il velodromo è un’istituzione. Dal chilometro lanciato alla Sei giorni passando per prove di velocità, inseguimento, tandem, keirin e via pedalando, sull’anello di legno si è scritta la storia delle due ruote e in futuro anche il Ticino potrà scrivere qualche capitolo.
Fabio Schnellmann, un entusiasta a prescindere, ci accoglie con un sorriso grande così alla vigilia dell’assemblea di Ticino Cycling, l’associazione cantonale che presiede da dieci anni. L’appuntamento è per mercoledì 10 aprile all’oratorio di Tesserete e all’ordine del giorno spicca la presentazione del progetto Velodromo a Sigirino. Per lui – e molti altri – è un sogno che si realizza. All’insediamento, nel 2014, Schnellmann aveva espresso tre desideri. «Volevo riproporre una gara nazionale per tutte le categorie e ce l’abbiamo fatta. Il Gran Premio Ticino appena corso è un bell’esempio di collaborazione tra società. Ognuno ha messo qualcosa: chi si è occupato di logistica, chi di sicurezza, chi di marketing, ecc... Il secondo obiettivo riguardava la pubblicazione di una rivista: “In bicicletta” è realtà dal 2021, indirizzata alle migliaia di appassionati con informazioni su gare e attività dei velo club ma pure su temi più generali come, per esempio, alimentazione, allenamenti, tecnologia. Per l’imminente Lugano Bike Emotions è previsto un numero speciale tirato in 25mila copie».
…