#Approfondimenti | 07/11/2024

Il Ragno tesse la tela a La Cornice

Ivana Aldi Molgora

Nato come pubblicazione indipendente e divenuto poi rubrica ricorrente nella Rivista di Lugano, Il Ragno torna a tessere la sua tela nello spazio espositivo La Cornice. Curata da Fabrizio Colciaghi, la mostra ripercorre la storia da inizio Novecento, con un centinaio di tavole originali, tra vignette e caricature.

Il fortuito rinvenimento di un centinaio di tavole originali, tra vignette e caricature, fa riemergere un importante capitolo nella storia dell’editoria locale, laddove la satira era strumento potente di critica sociale, denuncia di costume e attacco alla politica. Nato come pubblicazione indipendente e successivamente incluso quale rubrica fissa nella Rivista di Lugano, Il Ragno torna a tessere la sua tela nello spazio espositivo La Cornice, per una suggestiva rievocazione di un passato non troppo lontano.

Si riaffaccia sulla scena cittadina e – inaspettatamente e con grande emozione – al cospetto della nostra Rivista, quella che per buona parte della prima metà del Novecento incarnò la voce di un diffuso malcontento, puntando il dito, schernendo e stigmatizzando con ironia pungente situazioni scomode o personaggi discutibili. La pubblicazione Il Ragno fu innegabilmente una valvola di sfogo per il lettore che, per mano del «Lostrissimo signor Chronista», poteva esprimere liberamente i propri pensieri e disappunti.
Curata da Fabrizio Colciaghi, la mostra «Il Ragno» si inaugura mercoledì 13 novembre alle 18 presso lo spazio de La Cornice in via Giacometti 1 a Lugano e sarà visitabile fino al 31 dicembre. Un centinaio le opere che compongono il percorso espositivo, di cui 88 tavole originali che furono pubblicate fra il 1918 e il 1925 sulla rivista satirica Il Ragno, e 21 pubblicate tra il 1939 e il 1943 sulla Rivista di Lugano sotto la rubrica «Il Ragno». Perlopiù siglate con iniziali o firmate con pseudonimi, data la natura dei messaggi veicolati, i disegni sono opera di diversi artisti, taluni anche di un certo spessore, come Mario Comensoli e il grafico pubblicitario e noto caricaturista Franco Barberis, fratello della stilista Elsa. Vignette e caricature – i cui originali riportano in calce le annotazioni per la stampa – ci offrono un interessante spaccato dell’epoca a cavallo delle due guerre, da una prospettiva assolutamente inedita e in un’ottica squisitamente locale. In occasione della vernice, in ragione della duplice natura della mostra, interverranno il critico e storico dell’arte Paolo Blendinger e lo storico Maurizio Binaghi, i quali illustreranno la singolarità e il valore delle opere da un punto di vista sia artistico sia storico.