Racconta fra Michele Ravetta – rettore del Santuario – che si tratta di una trama di sguardi reciproci tra il convento e gli abitanti della zona, che sul far della sera guardano a quella luce che si accende in mezzo al bosco raccontando loro di una presenza antica, fedele e tuttora viva. Resa oggi di nuovo più «visibile» grazie gli importanti lavori appena conclusi che hanno interessato il bosco circostante, che si stava via via stringendo intorno alla struttura, impedendo questo gioco di sguardi centenario. Il giorno dell’Immacolata, domenica 8 dicembre, come da tradizione, il convento spalancherà le sue porte dalle 9.30 alle 12 e dalle 14 alle 16.30 a tutti coloro che vorranno entrare nel complesso che da qualche anno ospita, negli antichi locali della foresteria, anche il B&B ar Convént che sta incontrando il favore di pellegrini e turisti provenienti da tutte la parti del mondo. La giornata si concluderà alle 17.30 con la celebrazione della messa nel Santuario.
A sostenere la vita del convento è attiva da anni l’Associazione degli Amici del Bigorio, che ha conosciuto quest’anno un importante rinnovo. Creata nel novembre del 2011 con lo scopo di promuovere e aiutare finanziariamente l’attività multiculturale, sociale e comunitaria del convento e del Santuario Santa Maria, invita ad aderire per contribuire ad aiutare e preservarne la storia e lo spirito che permea questo luogo dalla lunga e importante storia. I soci attivi riceveranno in dono il calendario 2025, dedicato al progetto di recupero, valorizzazione naturalistica e paesaggistica del bosco circostante. «Or bósch dar Convént», questo il tema per il 2025, vuole riannodare il filo anche con la tradizione dei proverbi locali, nel dialetto della Pieve che scandiranno ogni mese.
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