#Approfondimenti | 08/03/2022

Anche l'orecchio vuole la sua parte

Roberto Guidi

Ci sono luoghi dove il pubblico percepisce meglio i suoni rispetto ad altri. Questione di acustica. Ne sa qualcosa Martino Valsangiacomo di Breganzona, la cui ricerca sulle moderne sale da concerto è stata selezionata per la finale nazionale del concorso Scienza & Gioventù.

Al servizio della Patria in grigioverde e in attesa, in settembre, di cominciare a studiare ingegneria meccanica al Politecnico di Zurigo, Martino parla con passione e trasporto delle sale da concerto, di come si sono evolute nei secoli, dei miglioramenti acustici andati di pari passo con quelli architettonici. «È un settore estremamente vasto e ricco di sfaccettature. La progettazione e la realizzazione è regolata da precisi criteri ben definiti, nulla è lasciato al caso, ogni dettaglio viene studiato ed elaborato scrupolosamente». Sebbene sia un musicista – suona il trombone nella Filarmonica di Agno e nel Trio di ottoni Valsangiacomo con il papà Fabio e il fratello Nicolò – il tema gli è capitato tra le mani un po’ casualmente. «Per la maturità liceale occorre presentare un lavoro di ricerca: io ho subito deciso di farlo nella materia di musica, con il prof. Andrea Pedrazzini, senza però avere ancora in chiaro l’argomento specifico. Fino a quando, su internet, mi sono imbattuto in immagini di auditori che hanno attirato la mia attenzione. Ho scoperto un mondo...».
Il risultato della sua ricerca è «Acustica e architettura: le moderne sale da concerto», un lavoro ricco, completo e curato.
Lancia uno sguardo allo sviluppo dei luoghi deputati a ospitare esibizioni nel corso della storia, si concentra sugli aspetti economici e gestionali, abbraccia le dinamiche che hanno portato alla nascita dell’acustica architettonica moderna e presenta il suono come concetto fisico. Infine, si addentra nell’analisi vera e propria del processo che porta alla realizzazione di una sala, soffermandosi sui principali aspetti ai quali è necessario prestare attenzione.
Come è nata l’idea di partecipare a Scienza & Gioventù? «La mia ricerca aveva ricevuto una valutazione molto buona, classificandosi al secondo posto della gara tra maturandi del Liceo Lugano 2. Parlando con un’amica che aveva partecipato all’edizione precedente, ho visto nel concorso nazionale per giovani la possibilità di vivere un’esperienza interessante e arricchente. Non mi sbagliavo. A inizio gennaio la giuria ha incontrato tutti i candidati di lingua italiana, segnalando gli aspetti da migliorare e approfondire per essere ammessi alla finale nazionale, che si svolgerà dal 21 al 23 aprile al campus Usi-Supsi di Lugano. A ciascuno è stato affiancato un esperto della materia trattata: nel mio caso si tratta dell’architetto Gianfranco Agazzi». Nei ritagli di tempo concessi dalla scuola reclute, Martino sta dunque affinando il proprio dossier.

 

Leggi tutto l'articolo sull'edizione del 04.03.2022