Dopo la fusione, l’attività della Federale è proseguita dapprima con il movimento giovanile, in seguito con una squadra in I divisione nazionale e nelle leghe inferiori cantonali. Ancora oggi, alcuni «evergreen federalini», ma non solo, con qualche chilo di troppo e qualche capello in meno, si incontrano con entusiasmo per cimentarsi con la palla a spicchi nelle palestre di periferia.
Quest’anno, in occasione dell’80.mo dalla fondazione, si è voluto commemorare la ricorrenza in vetta al San Salvatore con una genuina rimpatriata di persone che, in un modo o nell’altro, hanno contribuito nel tempo e con ruoli diversi (giocatori, allenatori, dirigenti, avversari, arbitri e amici del club) a scrivere la storia del sodalizio luganese. Un incontro voluto per ricordare personaggi e situazioni esaltanti e per rivivere lo spirito che ha sempre animato e raccolto tante persone, molte delle quali non sono più tra noi.
Il factotum Gino Panzeri
Tutto inizia nel 1942, quando un gruppo di amici legati alla Ginnastica Federale Lugano decide di iscrivere una squadra di pallacanestro alla Federazione cantonale, nata proprio quell’anno. Fin dall’esordio, il co-fondatore e presidente Elvezio «Gino» Panzeri (ex ginnasta, ex calciatore e maestro di educazione fisica) ne diventa il factotum, in grado di provvedere a tutto e a tutti. In pochi a quell’epoca credevano che il percorso della Federale sarebbe stato costellato da momenti di grande entusiasmo.
Alla nascita della squadra maschile fa presto seguito la costituzione del movimento femminile, per alcuni decenni protagonista nel panorama cestistico regionale e nazionale. La società si è pure distinta per l’organizzazione dei famosi tornei internazionali femminili, che hanno visto sfidarsi sul campetto dell’asilo di Molino Nuovo le migliori compagini europee.
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