Portare la storia fuori dalle aule scolastiche e avvicinarla al grande pubblico: «Echi di storia» debutta a Lugano con un primo assaggio di un progetto tanto inedito quanto coraggioso. Voci autorevoli del panorama culturale svizzero ed europeo dialogheranno attraverso un programma intenso di quattro giornate, dal 6 al 9 giugno, tra Asilo Ciani, Biblioteca cantonale e Studio Foce.
Nel ventaglio di proposte culturali consolidate sul territorio – rassegne di cinema, letteratura e arte – un festival dedicato alla storia è ciò che mancava. A proporlo per la prima volta a sud delle Alpi è l’Associazione ticinese degli insegnanti di storia (Atis), in occasione dei suoi primi vent’anni di attività. Nata nel 2003 per promuovere l’insegnamento e lo sviluppo di uno sguardo critico verso i problemi che animano il nostro tempo, l’Atis ha deciso di aprirsi a un pubblico più ampio e uscire dall’ambito scolastico, affinché la storia non sia considerata unicamente una materia noiosa da studiare a scuola, magari a memoria, bensì un’entità viva nel nostro tempo, presente, ma anche passato e futuro.
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