«Carissimi sudditi, finalmente dopo una lunga quarantena in quel di Davrosio posso nuovamente scendere nella capitale capriaschese per l’edizione 2023 del nostro carnevale. La voglia di festeggiare e di fare baldoria è grande e vi aspetto numerosi!». Così Sua Maestà Or Penagin sul volantino (inviato a tutti i fuochi della Pieve) che sostituisce il giornalino satirico, messo in naftalina almeno per un anno. «Poi vedremo il da farsi», ci dice Livio Mazzuchelli (presidente dell’Associazione carnevale) nel bunker di Pezzolo, che in queste settimane è diventato la sua seconda casa: qui coordina, gestisce, incontra, pianifica in vista dell’imminente appuntamento in maschera.
«Non è facile scrivere un giornalino di questo tipo», sottolinea guardando le copertine di qualche edizione passata appese alle pareti. «Servono inventiva, umorismo, occorre saper toccare le corde giuste. Non tutti sanno farlo e, soprattutto, al giorno d’oggi ci si conosce meno di un tempo: allora, quando parlavi di un fatto e di una persona erano chiari a tutti; oggi rischi che pochi colgano il senso di certe battute e prese in giro. Abbiamo allora optato per un anno sabbatico. Una decisione sofferta, visto che sarebbe stato il 120.mo numero del giornalino»…