La cerimonia ha concluso un iter durato 5 anni, che ha permesso di fornire uno spazio didattico all’aperto e di valorizzare un’area boschiva di 5mila metri quadrati.
I rappresentanti delle autorità comunali e cantonali intervenuti alla cerimonia hanno ammirato l’opera, di cui i bambini delle scuole elementari si sono subito impadroniti, cimentandosi in attività ludiche e creative a tema ambientale ed energetico. A capo del Dicastero ambiente ed energia, il municipale Lorenzo Balmelli, oltre a ringraziare le persone che hanno contribuito alla realizzazione del progetto, ne ha spiegato il significato: «Valorizzare un’importante area boschiva e renderla fruibile, attraverso un comodo accesso pedonale, non solo ai bambini, ma anche all’intera popolazione». Ha inoltre evidenziato la disponibilità delle Ail, le cui condotte sotterranee dismesse hanno agevolato l’allacciamento alla rete idrica della fontana posata in prossimità dell’aula.
L’ingegnere Paolo Piattini (studio EcoControl di Lugano) ha rivelato alcuni aspetti del progetto, realizzato, per quanto possibile, con materiale indigeno. Per esempio, il legname ricavato da alcuni alberi è stato utilizzato per la costruzione delle pareti ottagonali dell’aula; una pozza abbandonata è stata invece rivitalizzata e trasformata in stagno, dove si spera di incontrare libellule e anfibi…