Quando arriva l’ordine di marcia non tutti fanno salti di gioia. La chiamata in servizio comporta inevitabilmente l’astensione dal lavoro e spesso qualche disagio nella propria quotidianità. Ma in genere, il sabato, quando i militi vengono dimessi dopo il rientro da Rodi, in Leventina, sono soddisfatti del loro lavoro e coscienti di aver fatto qualche cosa di utile e prezioso sul piano umano.
Le «vacanze» sono invece attese nelle case per anziani. «È un’esperienza straordinaria, un’occasione per trascorrere qualche giorno in un ambiente stimolante. Il programma viene preparato con il personale degli istituti, in funzione dello stato di salute dei partecipanti e delle loro esigenze. Ci sono quindi sia delle attività in casa e fuori sede, sia occasioni per riposare e rilassarsi. Queste giornate devono essere fonte di piacere e non di ansia e affaticamento», spiega Jolly Geoffroy, che parla con cognizione di causa: ha partecipato dapprima come milite della Protezione Civile per poi assumere la responsabilità di questa iniziativa.
«In genere – osserva l’ufficiale – cerchiamo di approfittare della trasferta per proporre delle attività inedite e vedere delle cose diverse: quest’anno abbiamo visitato la Gottardo Arena, la casa in cui si allena e gioca l’Ambrì Piotta, il caseificio del Gottardo ad Airolo, l’agriturismo La Finca a Cresciano. Abbiamo assistito agli spettacoli offerti alla Falconeria di Locarno, giocato a bowling a Quartino, visitato il Bosco delle fate a Dalpe; siamo usciti in battello ad Ascona, abbiamo visto la cascata della Piumogna e le isole di Brissago, ci siamo recati a Dongio per una passeggiata».
La Colonia dei sindacati di Rodi è a due passi dall’autostrada, ciò che ha reso possibili trasferte oltre San Gottardo. I pulmini della PCi hanno così potuto raggiungere comodamente il Museo dei trasporti di Lucerna, Brunnen per una gita in battello e il Tierpark di Goldau. Immancabili sono poi l’uscita ai laghetti Audan, dove si pratica la pesca sportiva, e la giornata delle porte aperte, quando parenti e amici raggiungono i loro cari alla colonia, con i quali possono condividere il pranzo.
Una cinquantina sono, sull’arco delle quattro settimane, i partecipanti alle «vacanze» e oltre un centinaio i militi della Protezione Civile impegnati. Essi provvedono alla pulizia, alla preparazione dei pasti, all’animazione, assicurando inoltre cure sanitarie di base e l’igiene personale degli ospiti. Di giorno spingono le carrozzine e accompagnano, la notte vegliano, pronti ad intervenire per qualsiasi necessità...