Insignito lo scorso ottobre del premio Unwto dall’Organizzazione mondiale del turismo, Morcote intende sviluppare la propria offerta in modo sostenibile, senza incappare cioè in quei fenomeni di massa responsabili di alcune gravi problematiche sociali e ambientali. Perché il Comune deve essere anche – ma forse in primis – un luogo per i suoi cittadini. E dunque, in collaborazione con le Cattedre Unesco delle Università della Svizzera italiana e di Genova, il fotografo Unesco di fama mondiale Heinz Plenge, l’associazione Amici degli Orti e l’ingegnere ambientale Federico Monti, nasce «Ceresio Heritage Destination», progetto che intende valorizzare Morcote e i territori limitrofi, conservandone il patrimonio storico, artistico e ambientale.
Due biosfere uniche al mondo
Da alcune ricerche emerge che il borgo di Morcote è stato sin dal Medioevo uno dei luoghi più importanti del Ceresio. «Situato in una zona geografica che ricorda la forma di un anfiteatro – delimitato e riparato dai monti Lema, Tamaro, Brè, Sighignola e Generoso – è idealmente il centro di un’area di 10 km contraddistinta da particolarità storiche, antropologiche e naturali uniche nel loro genere» afferma Jürg Schwerzmann, municipale a capo del Dicastero turismo. Tra il lago e le montagne sono integrate le Biosfere Arbostora e Monte San Giorgio, che, per quanto vicine, sono diverse nel loro microclima: «Un luogo ricco sotto vari aspetti e unico al mondo».
Le due biosfere sono eccezionali per la loro posizione e per il loro orientamento. Adine Gavazzi, titolare della Cattedra Unesco dell’Università di Genova, spiega il legame profondo tra clima, sacralità e tradizioni che contraddistingue in particolar modo il Monte San Giorgio, considerato sin da tempi antichissimi una montagna ancestrale e sacra.
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