«Uno spazio dove le persone possono stare insieme, creare e mantenere rapporti interpersonali. Lo scopo del nostro progetto – spiegano Patrizia Berger e Daniele Bernasconi, del Gruppo volontari di Breganzona – è soddisfare le esigenze e i desideri dei cittadini che intendono partecipare». Per chi volesse semplicemente chiacchierare attorno a un tavolo, oppure immergersi in attività creative, giochi di società, canto e musica, questo appuntamento pomeridiano è pensato soprattutto per socializzare e condividere le proprie passioni: «E magari trovare qualcuno interessato a vedere lo stesso film al cinema o la medesima mostra al Lac».
Del resto l’inclusione è stata sin dalla sua costituzione una delle priorità del gruppo di volontari, con particolare attenzione per le persone con neuro diversità o portatrici di disabilità e per i loro famigliari curanti. Lo Spazio Incontro è quindi strutturato in modo da poter accogliere sia le persone fragili, grazie alla presenza di un’educatrice, sia i famigliari curanti che possono così entrare in contatto con altri abitanti di Breganzona. «In un ambiente del genere gli scambi tra persone godono di una certa reciprocità: se tu sei abile a fare una certa cosa, potrò impare da te indipendentemente dalla tua condizione» spiega Patrizia Berger. «In questo modo, le persone con fragilità si sentono gratificate dal fatto di avere un ruolo».
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