Per dimensioni, spazi e simpatia, «Ur Barachin» calza a pennello per il negozio di Dino. Resistenza e volontà giustificherebbero invece un nome più altisonante per un’impresa notevole. A vent’anni dall’apertura ne ripercorriamo la storia con Daniela Fassora, Alida Bianchi, Giovanna Marchesi, Mara Garganigo, Cristina Ghirlanda, Mariateresa Toledo e Moreno Bignasca, che costituiscono il comitato.
A inizio 2000 il negozio Coop di Dino chiude, lasciando la popolazione senza un punto di rifornimento alimentare. Dopo una prima reazione di disagio, alcuni cittadini intraprendono con convinzione la ricerca di una soluzione. Istituiscono una Società cooperativa locale e, con le quote dei primi 128 soci e i contributi della Regione Valli di Lugano, raccolgono i fondi necessari per allestire una piccola bottega. Il 18 dicembre 2002, nei locali della ex stazione ferroviaria Lugano-Cadro-Dino, «Ur Barachin» dà il benvenuto ai primi clienti.
Il negozio vive da subito una situazione favorevole, grazie anche alla posizione centrale sulla piazza dra Stazziòn, alla vicinanza del ristorante, del parco giochi e, non meno interessante, di numerosi parcheggi. «Ur Barachin» opera al piano superiore dello storico edificio, fino al 2004 quando trasloca al pian terreno al posto dell’ufficio postale, offrendo una situazione più attrattiva e comoda soprattutto per la popolazione anziana…