A Lugano tra aperitivi e rinnovamenti
Il messaggio municipale con la richiesta di un credito di progettazione di 1,1 milioni di franchi rappresenta un passo decisivo verso il rilancio sportivo e turistico del centro balneare di Carona. Una struttura storica «ereditata» dalla Città nell’ambito delle aggregazioni comunali. L’impianto richiede un intervento di ristrutturazione, che Lugano si appresta a compiere, coinvolgendo nell’operazione un partner privato: il Tcs, al quale si intende concedere in diritto di superficie un’area di 8.800 mq sulla quale realizzare contenuti legati al glamping, il cui nome deriva dall’unione di camping e glamour. È la nuova frontiera del turismo green: unisce i servizi di un classico hotel con la bellezza di vivere nella natura. Saranno realizzati 32 alloggi con la possibilità di ospitare fino a 130 persone; il villaggio sarà interamente finanziato dal Tcs con un investimento di 6 milioni di franchi. Il Comune farà la sua parte e intende costruire due padiglioni: uno accoglierà lo snack bar e un’ampia sala riunioni dove svolgere attività di ristoro e aggregazione sociale; il secondo sarà invece destinato ai locali di servizio della piscina (spogliatoi, docce, magazzini). A proposito di piscina, sarà ripartita in tre vasche: una dedicata ai tuffi e ai nuovi scivoli, una per nuotatori con tre corsie da 25 metri e una per lo svago e il relax con sedute e giochi d’acqua. Anche le vasche esistenti per i più piccoli saranno rinnovate e si prevede la formazione di un’area giochi fruibile tutto l’anno. Investimento di 10,5 milioni, il 25% sussidiato dal Cantone.
L’offerta balneare della Città è completata da altri tre stabilimenti, tutti affacciati sul Ceresio ma con una propria specifica personalità. Il più centrale e urbano è il Lido Riva Caccia (2). Poggia su piattaforme galleggianti ancorate alla riva. La sua è una lunga storia che scorre parallela allo sviluppo turistico della Città: la costruzione del «bagno galleggiante» è infatti stata promossa nel 1889 dalla Pro Lugano…