DO- Trattative
Le discussioni, che andavano avanti da quasi un decennio, si sono finalmente chiuse grazie allo sforzo fatto da tutti i partner coinvolti nel progetto: la Ssr ha abbassato le pretese, la Città di Lugano messo più di quel che ipotizzava inizialmente, la Fonoteca nazionale declinato allettanti proposte fuori dal Ticino e il Conservatorio coagulato attorno a sé istituzioni interessate ad affittare spazi (Orchestra della Svizzera italiana, Coro della Radiotelevisione svizzera, Barocchisti e Suisa).
RE- opportunità e necessità
La Ssr è interessata a vendere lo stabile – bene protetto a livello cantonale – per centralizzare l’attività radiotelevisiva a Comano, dove la nuova ala in costruzione sarà inaugurata nel 2025. Da parte loro, Conservatorio e Fonoteca cercavano una casa: quella attuale – il Centro S. Carlo, pure a Besso – è di proprietà dalla Diocesi di Lugano che l’ha ceduta alla Clinica Moncucco.
MI- investimenti
Consiglio comunale permettendo, la Città acquisterà il comparto per 21,25 milioni, costituendo in seguito due diritti di superficie della durata di 99 anni a favore di Conservatorio e Fonoteca. Questi ultimi prenderanno a carico i costi di trasformazione ed edificazione di nuovi edifici per complessivi 55 milioni – 45 rispettivamente 10 – e verseranno alla Città i canoni che permetteranno il rimborso dell’investimento iniziale. L’operazione avrà insomma un benefico impatto culturale ed economico. Non è ancora chiaro se, ed eventualmente in che misura, il Cantone parteciperà all’investimento.
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